Spesso ci vergogniamo delle nostre lacrime e quando vediamo qualcuno piangere ci precipitiamo a offrire un fazzoletto invitandolo ad asciugare presto.
La tendenza è di nascondere la vulnerabilità e rischiare così di non onorare e non accogliere le emozioni che possono essere di tristezza, dolore ma anche di gioia. Quando piangiamo riusciamo a sciogliere qualcosa dentro di noi che si è indurito e forse pietrificato, ci ammorbidiamo e permettiamo il defluire di tossine psichiche e fisiche. Sono salate, le lacrime, come il sudore che ci fa espellere le sostanze nocive, e come l’acqua del mare in cui è nata la vita sulla Terra.
Anche il cielo, ha le sue lacrime, la pioggia, con cui può lavare e nutrire la terra, purificare l’aria che respiriamo e contribuire al delicato equilibrio del ciclo dell’acqua della terra da cui dipende la vita sul pianeta.
Le lacrime, come la pioggia dopo un periodo di siccità, possono essere energia di vita e di trasformazione.