Sembra che la parola Carnevale derivi dal latino carnem levare, in riferimento all’avvicinarsi del periodo di Quaresima che per i cristiani comporta l’astensione, il digiuno e la penitenza.
In questo periodo abbiamo un passaggio tra gli opposti dell’eccesso, dello scherzo e della sfarzosità con la rigidità della privazione, del digiuno e del silenzio rispettoso della preghiera.
Il Carnevale ha radici nelle festività antiche greche e romane dedicate a Dionisio e Saturno in cui si compensava alla quotidiana rigidità dei ruoli sociali con il loro stravolgimento e, ad esempio, il servo e il padrone si invertivano i ruoli, l’ordine sociale veniva completamente rovesciato e si dava vita a grande dissolutezza e si coltivava lo scherzo.
Da un punto di vista simbolico abbiamo un rinnovamento ciclico annuale che da un ordine costituito passa attraverso un periodo di caos, di scherzi e di maschere per poi tornare a un rafforzamento dell’ordine di partenza.
In questo senso, se ci sintonizziamo su questi significati, possiamo avere una buona occasione per ritualizzare una purificazione e ripartenza.